lunedì 3 dicembre 2012

LA MISURA DEL MONDO (2006) un romanzo di DANIEL KEHLMANN






Kehlmann ci porta nel periodo d'oro della matematica e delle scienze, tra Gottinga e Berlino, tra il Sud America e la Germania, con una carica di ironia e riflessione filosofica che conquista il lettore fin dalle prime pagine.

Uno scrittore austriaco, ma che di nordico nello scrivere ha ben poco.
Nel suo romanzo Kehlmann esplora un linguaggio nuovo, punteggiatura sperimentale e dialoghi indiretti, ed è capace di tascinare il lettore sia nei viaggi di Alexander von Humboldt tra le tribù selvagge dell'America sia nelle elucubrazioni azzardate e geniali di Carl Friederich Gauss. Due scienziati diversissimi tra loro, destinati però ad incontrarsi e scambiarsi ironiche frecciate e pensieri profondi.

Grazie a La Misura del Mondo, possiamo sbriciare nell'intimo immaginario di Gauss e Humboldt, scoprendone difetti, pregi, paure e desideri - e scoprendo che nemmeno i più grandi uomini di cultura e scienza sono perfetti.
Ho avuto l'impressione di immegermi nell'intelletto di due uomini che hanno fatto la storia, e Kehlmann la rende un'esperienza insieme surreale e  realistica, ma soprattutto sottilmente umoristica in ogni pagina.



C.N.

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